Sabato 3 Luglio, alle 11,00, un nuovo appuntamento con  VoiceBook la trasmissione in collaborazione con il “Festival del Libro e dell’Autore di Vimercate” organizzato dalla Libreria il Gabbiano. In questo episodio Christian Poggioni interpreta L’ULTIMA ARRINGA DI PIERO CALAMANDREI IN DIFESA DI DANILO DOLCI E DELLA COSTITUZIONE davanti al Tribunale di Palermo introdotto dal professore Mario Porro.

Le leggi sono vive perché dentro queste formule bisogna far circolare il pensiero del nostro tempo, mettervi dentro i nostri propositi, le nostre speranze, il nostro sangue e il nostro pianto. Piero Calamandrei Il 2 febbraio 1956 Danilo Dolci, attivista della nonviolenza soprannominato Gandhi della Sicilia, veniva arrestato mentre guidava un gruppo di braccianti a lavorare nella Trazzera vecchia, una strada nei pressi di Partinico abbandonata all’incuria. Al commissario di polizia che era intervenuto per interrompere quello «sciopero alla rovescia», come venne chiamato, Dolci rispose che «il lavoro non è solo un diritto, ma per l’articolo 4 della Costituzione un dovere: che sarebbe stato un assassinio non garantire alle persone il lavoro, secondo lo spirito della Costituzione». L’accusa era di occupazione di suolo pubblico e resistenza a pubblico ufficiale: Dolci e i suoi vennero arrestati e processati. Piero Calamandrei si assunse la difesa di Danilo Dolci in un processo che destò l’interesse della nazione: l’opinione pubblica si mobilitò contro la polizia e il governo Tambroni, deputati e senatori intervennero con interrogazioni parlamentari, intellettuali italiani e stranieri (Silone, Parri, Pratolini, Carlo Bo, Sereni, Moravia, Fellini, Cagli, Mauriac, Sartre) si schierarono a fianco di Dolci. Ciò che avvenne intorno allo sciopero alla rovescia di Partinico, nelle piazze, sui giornali, nei tribunali, fu lo scontro sui modi opposti di considerare la legalità in Italia: la Costituzione, come regola vivente dei cittadini, contro la pratica dell’autoritarismo gerarchico, eredità fascista. Il “caso Dolci” si concluse con la condanna di Danilo e dei suoi “complici”, ma a distanza di 60 anni si può affermare che le autorità trascinarono alla sbarra non tanto il gruppo dei manifestanti, quanto la Costituzione stessa. La recitazione pubblica dell’ultima arringa di Calamandrei, è un’occasione preziosa per capire quanto fosse tribolata la strada per affermare la democrazia repubblicana in Italia. Per riflettere su dove saremmo oggi senza «ribellioni» e «ribelli»


CHRISTIAN POGGIONI Attore e regista. Si diploma con Giorgio Strehler alla prestigiosa Scuola del Piccolo Teatro di Milano, si laurea con 110 e lode presso l’Università Statale di Milano e frequenta con il massimo dei voti un master in regia presso la School of Cinematic Arts – University of Southern California di Los Angeles. Ha recitato in spettacoli diretti da registi di fama internazionale quali Giorgio Strehler, Peter Stein, Massimo Castri, Antonio Calenda, prendendo parte a tournée nazionali ed europee. È stato assistente alla regia presso la Kaye Playhouse di New York. Ha recitato in produzioni televisive, cinematografiche e radiofoniche per Mediaset, RAI e Radio Svizzera Italiana. Ha diretto e interpretato gli spettacoli di autori classici e contemporanei. Insegna recitazione presso la Scuola di Alta Formazione dell’Università Cattolica di Milano diretta dal maestro Antonio Calenda e dalla prof.ssa Elisabetta Matelli.