Recensione “GHOSTBUSTERS – LEGACY” – Jason Reitman, 2021

Gli appassionati della saga cinematografica di “Ghostbusters” ameranno questo terzo film. Ambientato ai giorni nostri, incrocia una nuova squadra di Achiappafantasmi. Altre ennesime soprannaturali avventure si incastreranno con l’universo del primo Ghostbusters in maniera nostalgica.

“Ghostbusters 3 – Legacy”, film diretto da Jason Reitman (il figlio di Ivan Reitman, regista del Ghostbusters del 1984) vede protagonista una piccola famiglia al verde. Callie (Carrie Coon) con i suoi due figli, Phoebe (Mckenna Grace) e Trevor (Finn Wolfhard), si trasferiscono a Summerville in una fattoria isolata e misteriosa, ereditata dopo la morte del nonno. Nella cittadina però si verificano ogni giorno piccole scosse che fanno tremare la terra, senza però esserci nessun movimento sismico. Nel frattempo Phoebe trova nascosto in salotto uno strano marchingegno, che analizzato dal suo insegnante, Mr. Grooberson (Paul Rudd), si rivela essere una copia perfetta di una trappola per fantasmi. Ma la trappola non è affatto una copia, e Trevor e Phoebe si improvviseranno cacciatori di fantasmi per salvare la cittadina.

L’ambientazione nostalgica anni Ottanta è presente in ogni fotogramma e non stona affatto con un 2021 sempre più ancorato agli anni passati. Il richiamo a serie tv attuali come “Stranger things” è inevitabile, a partire dal fatto che uno dei protagonisti del film, Finn Wolfhard, interpreta proprio il Mike di “Stranger things”. Grace McKenna, ormai la bambina di tutte le attrici bionde di Hollywood, buca lo schermo come pochi. E’ giovanissima, piena di talento, e nei titoli di coda canta anche una canzone, “Haunted House” (come se già recitare così bene non fosse abbastanza). Il cast funziona alla perfezione, è in simbiosi e nulla appare fuori posto.
Gli effetti speciali, per quanto digitali e più avanzati di quelli del film del 1984, sono proprio di una riconoscibilissima fattura anni Ottanta, per permettere al filone di proseguire senza distacco dal film primordiale. Dopo la delusione generale del pubblico per il film Ghostbusters del 2016, non si è voluto fare un remake o un reboot: questo è un vero e proprio seguito. All’interno delle bellissime sorprese attrarranno i veri amanti della saga e le nuove generazioni, con il solito tocco di comicità che contraddistingue questi film.
E non uscite subito dalla sala quando andate a vederlo, ci sono ben due scene post credit che ci fanno pensare ad un possibile seguito.