Ecco i dati aggiornati del bollettino di oggi: si registrano 290 contagi in meno rispetto alla giornata di ieri (i contagiati totali, quindi, scendono a 105813), 1696 nuovi guariti (per un totale di 66624) ed ancora 333 nuovi casi di decesso (i morti finora registrati sono 26977). Proseguono le notizie rincuoranti: anche oggi cala il numero dei contagi, il che indica che le restrizioni adottate finora sono state efficaci. In lieve aumento, purtroppo, il numero dei decessi, che comunque si mantiene lontano dai numeri terrificanti registratisi durante il picco epidemico. La Protezione Civile invita ancora una volta a prestare la massima cautela, poiché il nemico non è ancora sconfitto e, anzi, si temono nuove possibili ondate di contagio.

Nella giornata di ieri, il premier Conte ha esposto i punti cardine della Fase 2. Il nuovo decreto non è poi così diverso da quello precedente: la novità sostanziale risiede nella maggiore libertà concessa alle regioni di attuare politiche interne alla regione stessa. Il Veneto, difatti, ha fretta di ripartire e già da oggi consente ai runner di correre un po’ lontano da casa. La Fase 2, in particolare, consente di spostarsi sul territorio per vedere i “congiunti“, ossia persone riconducibili ai propri cari. La polemica scoppiata sulla poca chiarezza del termine ha oggi un riscontro: è possibile visitare anche il proprio partner o le persone con le quali si hanno affetti stabili. Permane il divieto di uscire dalla regione in cui si vive.

Polemica particolarmente accesa è quella di certe categorie lavorative, come i parrucchieri, gli estetisti e i ristoratori. Secondo gli esponenti di questi gruppi, è già possibile tornare al lavoro rispettando tutte le precauzioni necessarie. Queste categorie, infatti, riapriranno solo a partire dal 1 giugno e molti individui attivi nel settore scalpitano per recuperare quel flusso monetario che, comprensibilmente, fa sentire la sua mancanza da un paio di mesi.
Vi ricordiamo l’appuntamento di domani, martedì 28 aprile alle 18,00, con il nostro speciale sul coronavirus condotto in studio dal direttore Alfredo Somoza e Christian Alacqua.