Sono passati ormai due mesi dal primo caso ufficiale di Covid-19 in Italia: il primo paziente ricoverato al Pronto Soccorso di Codogno che avrebbe portato in pochi giorni all’istituzione delle “zone rosse” in Lombardia e Veneto. In quei giorni nessuno aveva immaginato ad un escalation simile, si pensava, ingenuamente, che quello che stava accadendo in Cina non potesse riproporsi in un paese Europeo come l’Italia, che era la Cina il problema e, trovando il primo caso, noi l’avremmo contenuto meglio. Oggi sappiamo che non è così, sappiamo che molti sono stati gli errori, che eravamo impreparati ad affrontare l’epidemia, anche possibilmente per l’incompletezza e l’imprecisione dei dati che la Cina ha diffuso. Con i numeri di nuovi casi in calo e una pressione minore negli ospedali in molti invocano la cosiddetta “fase 2“, ovvero la ripresa delle attività produttive. Ma come deve avvenire? Quali sono le operazione da effettuare per mettere in sicurezza i lavoratori e i cittadini? Ne parleremo oggi alle 18,00 nel consueto speciale dedicato al coronavirus, con in studio il direttore Alfredo Somoza e Christian Alacqua. Ritroveremo il dott. Vittorio Agnoletto, per il punto sulla sanità e il contagio, Mattao Cavallito per l’economia, Chiara Pederzoli per le notizie dal territorio. Scuola e lavoro sono pronte per ripartire ne discuteremo con Luca Redolfi Coordinatore regionale U.D.S. Lombardia e Angela Mondellini, segretaria generale della CGIL di Monza e Brianza.