La valorizzazione del fondo librario di ICOM Italia non è solo un’operazione culturale, ma un’opportunità per avvicinare nuove generazioni e ampliare gli orizzonti della biblioteca “Marzio Tremaglia”. Per scoprire di più su questa iniziativa, abbiamo incontrato Valeria Arrabito, che ci ha raccontato le sfide, le ambizioni e il significato di questo progetto innovativo.
Buongiorno Valeria, prima di tutto grazie per aver accettato di rispondere ad alcune curiosità; da pochi giorni la biblioteca “Marzio Tremaglia” ha aperto le porte anche ai “non addetti”, è un cambiamento significativo e a mio avviso molto bello, ci racconti i motivi di questa scelta?
Grazie a voi per questa opportunità! La decisione di aprire il Centro di Documentazione Museale di ICOM Italia conservato presso la Biblioteca “Marzio Tremaglia” anche ai non addetti nasce dalla volontà di trasformare questo spazio in un luogo aperto e accessibile a tutta la comunità. Da sempre, le biblioteche hanno rappresentato il cuore della conoscenza e della cultura, e crediamo fermamente che questo patrimonio debba essere messo al servizio di tutti. Inoltre, questa scelta è in linea con il protocollo d’intesa siglato tra Regione Lombardia, ICOM Italia, AIB e ANAI, che punta a valorizzare il patrimonio culturale e formativo della biblioteca rendendolo un polo di alta formazione.
Tutto questo si inserisce nel progetto “ICOM pop-up library: Valorizzazione dinamica e innovativa del patrimonio bibliotecario di ICOM Italia” risultato vincitore dell’AVVISO UNICO 2024 di Regione Lombardia, che ringraziamo ancora una volta per il supporto che ci sta dando per la realizzazione delle attività.
In una società dove la cultura non è proprio al primo posto – purtroppo – della scala delle preferenze dei più giovani, il progetto di creare una biblioteca inclusiva e partecipata è atto a “creare cultura” attirando anche i più giovani?
Certamente, ed è proprio questo uno degli obiettivi principali del nostro progetto. Vogliamo che la biblioteca diventi un punto di riferimento per gli studenti, in particolare per i tesisti, offrendo loro un ambiente stimolante, risorse mirate e supporto qualificato per i loro percorsi di ricerca. L’idea è di fornire non solo un accesso a testi e materiali unici, ma anche spazi adeguati dove poter lavorare in tranquillità e confrontarsi con altri studenti e ricercatori.
Attraverso il nostro patrimonio archivistico e librario, l’integrazione di risorse digitali e attività dedicate, puntiamo a rendere la biblioteca un luogo che non sia solo funzionale, ma anche accogliente e motivante. Questo significa poter contare su un supporto concreto per le loro esigenze accademiche, facendo della biblioteca non solo un luogo di studio, ma una vera e propria base per il loro successo formativo.
Si parla tanto di workshop e attività parallele, ce ne vuoi parlare? Che scopo hanno queste attività?
Le attività del progetto sono parte integrante della missione del CEDOM – Centro di Documentazione Museale di ICOM Italia. Abbiamo iniziato con il raccontare al pubblico la storia di come si sono costituite negli anni queste due realtà, creando una base storica e culturale che ci permetterà di sviluppare nuove attività in futuro, sempre in un’ottica MAB (Musei, Archivi e Biblioteche). Questo approccio interdisciplinare è essenziale per valorizzare il patrimonio culturale e costruire un dialogo proficuo tra i diversi ambiti professionali del settore.
In questo contesto, è fondamentale la collaborazione con Regione Lombardia e con le altre associazioni professionali, ANAI (Associazione Nazionale Archivistica Italiana) e AIB (Associazione Italiana Biblioteche), con cui è stato siglato il protocollo d’intesa. Questa rete di partner consente di lavorare in sinergia per promuovere attività innovative e di alta qualità, con un focus speciale sulla formazione dei professionisti del settore. L’obiettivo è rendere la biblioteca un luogo fisico di riferimento non solo per il pubblico generale, ma anche per gli addetti ai lavori, garantendo loro strumenti e risorse per crescere e innovare.
Questo impegno si riflette anche nel volume che abbiamo presentato il 13 novembre, il cui sottotitolo, “I musei nel loro divenire,” evidenzia la potenziale natura evolutiva e dinamica di questi luoghi.