Il 5 agosto 2020 è partito il tour di Radio Delivery, un’iniziativa lanciata dalla web radio milanese Mondonero che andrà ad unire musica e solidarietà, club culture e comunità, eventi in presenza ed in live streaming. Un furgone allestito a studio mobile girerà lo stivale in 12 tappe, spaziando da Como a Lecce, organizzando serate in cui i Dj set trasmessi in diretta web a bordo del furgone saranno ospitati da varie realtà culturali che potranno così raccontarsi in streaming ma soprattutto incontrarsi dal vivo durante gli eventi.

Come nasce il progetto Radio Delivery?
Radio Delivery nasce durante l’esperienza del lockdown. Stavamo iniziando a capire che non avremmo sicuramente potuto partecipare ad eventi durante l’estate e quindi ci è venuto in mente di unire l’utile ad dilettevole viaggiando per il nostro bellissimo paese incontrando le community collegate alla radio per trasmettere un po’ di buona musica e vivere situazioni tranquille nel rispetto delle normative Covid. Quindi niente assembramenti e club affollati ma buona musica, relax e il nostro paese a fare da sfondo.

Come avete scelto le 12 tappe che toccherà il tour?
Le tappe sono in continuo aggiornamento. Abbiamo cercato prima di tutto di coinvolgere chi sulla piattaforma ha già dei programmi continuativi. Probabilmente saranno più di 12 a questo punto…

Quali artisti hanno aderito alla vostra proposta?
Come dicevo, abbiamo cercato di coinvolgere in primis le realtà che occupano già uno spazio all’interno della programmazione.
Il punto focale è anche e sopratutto la scoperta di nuovi nomi e nuove connessioni nel panorama italiano.

Un’iniziativa autofinanziata tramite Crowdfunding

Un po’ follia, un po’ avventura…
È un percorso che avremmo sempre voluto fare e forse nonostante tutto, questo è l’anno migliore per farlo.
Perché il crowdfunding? Perché vogliamo raccogliere fondi anche in favore di tutte le realtà che ci stanno ospitando.
L’Italia è piena di posti incredibili e di persone appassionate.
Quello che ci rende più orgogliosi è l’aiuto che ci stanno dando tutti i resident nel compiere questa piccola impresa. Stiamo conoscendo tantissima nuova gente e crediamo fortemente di dover ricominciare dal ricostruire questo tessuto coltivando i rapporti personali ed essendo il più possibile inclusivi.[qtrelease id=””]</p