Sabato sera ritorna l’Eurolega, con la sfida al Noia Freixenet, in programma al PalaRovagnati alle 20.45 (Ingresso €10, omaggio fino a 14 anni). Una partita che un anno fa si concluse con un secco 4-0, sancendo uno dei picchi stagionali dei ragazzi di Colamaria, mentre oggi giunge nel peggior momento degli ultimi 3 anni, ovvero da quando il Monza è ritornato a calcare i grandi palcoscenici, puntando su una squadra giovane, con un progetto lungo e duraturo. Lavorare con giocatori non ancora pienamente formati ha tanti aspetti positivi, come l’entusiasmo travolgente che sanno regalare nelle loro fasi ascendenti, ma anche fasi di negatività, che hanno portato a situazioni complicate, come quelle verificatesi a Porto e Forte dei Marmi. Proprio partendo da quelle 22 reti subite, il tecnico monzese ha svolto un lavoro atto a risolvere il problema del blocco “mentale” nel far gol, una sterilità offensiva che ha prodotto la miseria di 7 reti nelle ultime 4 partite. Paradossalmente ad una rarefatta incisività ha fatto da contraltare un ottimo equilibrio difensivo, con un saldo negativo di 9 reti subite in 4 gare, che ne fa la seconda miglior difesa d’Italia, con una rete in meno del Lodi, dominatore del campionato.

In allenamento si è lavorato molto e la squadra è compatta per cercare di risolvere i problemi. Per questo Colamaria è fiducioso e contro il Noia va cerca di risposte significative “I catalani sono una delle squadre più compatte, forti fisicamente e rodate del campionato spagnolo – esordisce il mister –, non a caso riescono sempre a mettere in difficoltà i grandi club. Sappiamo a quale livello di intensità dovremmo reggere per tutti i 50’ e cosa ci sarà da fare per vincere”.

“È una situazione di classifica che non sentiamo nostra”

Quella contro il Noia sarà una sfida particolare, che ha caratterizzato la scorsa edizione dell’Eurolega, conclusasi con il confronto diretto all’Ateneu Agricola, che ha visto il passaggio ai quarti dei roijnegros “Oltre a metterci di fronte ad una rivincita – prosegue Colamaria – sarà una partita che ci regalerà maggior mordente e ulteriori motivazioni, sia per le caratteristiche del Noia, che per il periodo particolare in cui ci apprestiamo ad affrontarla. Per noi è un momento di certificazione positiva dal punto di vista del gioco, ma negativo sotto l’aspetto dei risultati, questo è innegabile. Ma sono convinto della bontà nel lavoro e sabato mi attendo una partita con un buon risultato, conquistando dei punti che saranno fondamentali sia per mantenere vivo il sogno Eurolega, che sotto l’aspetto morale. Un successo acquisirà maggior valore, perché da mercoledì andremo a giocare un filotto di finali che ci deve assolutamente portare fuori da questa situazione di classifica, che non sentiamo nostra, ma che avevamo messo in preventivo in fase di programmazione stagionale. Noia sarà un esame importante, in chiave di ciò che potrebbe essere il nostro futuro”.

A complicare l’ultimo periodo sono giunti tre infortuni che hanno condizionato il rendimento di alcuni giocatori “Abbiamo avuto qualche problemino fisico, con Nadini e Ollè, mentre Zampoli ha un dolore ad un ginocchio. Ma non cerchiamo alibi e non dovranno essere delle limitazioni. Dobbiamo tornare a vincere, superando le problematiche che ci hanno portato a sommare 6 punti in classifica in 8 giornate: per farlo sarà necessario trasformare le occasioni che ci concederanno e che sapremo crearci, ribaltando il trend negativo di questo inizio di stagione.